H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
Pagine
domenica 31 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte IX
H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
sabato 30 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte VIII
H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
venerdì 29 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte VII
H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
giovedì 28 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte VI
H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
mercoledì 27 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte V
H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
martedì 26 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte IV
H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
lunedì 25 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte III
H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
domenica 24 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte II
H. Schilli, Das Schwarzwaldhaus, in «Bad. Heimat» Nr. 40, 1960, pp. 259-272.
sabato 23 gennaio 2021
Le case della Foresta Nera - parte I
domenica 3 gennaio 2021
Vacanze intelligenti: istruzioni per l’uso - parte III
Una domanda sorge spontanea: come mai la sua figura è stata oggetto di damnatio memoriae? Il “dono di Dio”, che durante la sua esistenza terrena passò dalla condizione di “semplice” thiudans (re) degli Ostrogoti a quella ben più onerosa di rex Italiae, ebbe l’incombenza di scontrarsi con due papi, e cioè Simmaco e Giovanni I, di cui il primo fu rimosso grazie a un sinodo di vescovi compiacenti e il secondo venne addirittura incarcerato.
Di fatto anticipò qualche vicenda di un altro gigante della Storia, ossia Federico II di Svevia: con lui ha condiviso, seppur in circostanze spazio-temporali diverse, il titolo di re d’Italia e l’antipatia del Papato (si ricordino a tal proposito le scomuniche contro il falco di Svevia e la definizione di “anticipatore dell’Anticristo” da parte del papa Gregorio IX).
In seguito alla sua morte e alla paranoia che l’ha contraddistinto negli ultimi anni, tale per cui a farne le spese fu lo sventurato Boezio di cui sopra, il papato organizzò un’efficace macchina del fango postuma oltraggiandone salma e memoria. Gregorio Magno arrivò a dire che il tiranno era stato fatto precipitare nel cratere dello Stromboli e il Carducci, secoli dopo, ne La leggenda di Teodorico, asseriva più o meno la stessa cosa.
“Quivi giunto il caval nero/ Contro il ciel forte springò/ Annitrendo; e il cavaliero/ Nel cratere inabissò.” (da La leggenda di Teodorico, libro VI delle Rime Nuove)
Articolo di Giulia Re
Vacanze intelligenti: istruzioni per l’uso - parte II
Ad ogni modo, lui dominava due popoli diversi per cultura, origini e indole ed era necessaria una convivenza civile ed armonica. Per questa ragione promulgò l’Edictum Theodorici che si componeva di 154 capitoli comprensivi di leges (costituzioni imperiali) e iura (massime giurisprudenziali).
“Poiché i Goti con l’aiuto divino abitano fra voi, affinché non sorgano, come suole avvenire, liti, abbiamo creduto necessario mandare in mezzo a voi, in qualità di comes, un uomo egregio e notoriamente integro. Egli, secondo i nostri editti, giudicherà le liti per i Goti. Nel caso di liti fra Goti e Romani si aggregherà un magistrato romano e giudicherà con equità. Nelle liti fra i Romani, questi ubbidiscano ai giudici da noi inviati nelle province perché a ciascuno sia resa giustizia secondo un’unica legge. Così, con l’aiuto divino, tutti e due i popoli godranno insieme i benefici della pace. E sappiate che noi amiamo tutti indistintamente, ma prediligiamo coloro che più degli altri sono ossequenti alle leggi. Noi non tollereremo illegalità e violenza e appunto perché noi vogliamo eliminare gli odi noi paghiamo i giudici e manteniamo tanti uffici. Come comune è il governo che vi regge, così siano comuni i vostri sentimenti. E i vostri sentimenti siano quelli che noi desideriamo. Voi, Goti, siate vicini ai Romani nell’amore come loro vicini siete nei beni e voi, Romani, amate molti i Goti che in pace accrescono il vostro popolo e in guerra vi difendono. Perciò voi ubbidirete al giudice che vi è inviato e osserverete le sentenze che secondo il diritto pronunzierà. Così comportandovi, ubbidirete a me e insieme farete l’utile vostro.”
Articolo di Giulia Re
Vacanze intelligenti: istruzioni per l’uso - parte I
Spesso e volentieri si sente parlare di “vacanze intelligenti”; l’allusione, però, è più che altro dovuta agli orari di partenza ed arrivo. Tuttavia questi due termini possono avere un’altra accezione che è peraltro comprensibile risalendo all’etimologia (latina) della parola “intelligenza”: intelligĕre, contrazione di intus (dentro) e legĕre (leggere). “Leggere dentro” significa esplorare i propri orizzonti e studiare ciò che non si conosce. Potrebbe anche essere un invito alla riscoperta di certi luoghi del Bel Paese che i ritmi frenetici dell’anno, sia esso scolastico/accademico o lavorativo, hanno sistematicamente impedito assieme con il susseguirsi di restrizioni piovute sul nostro capo negli scorsi mesi.
Il vero nome del sovrano ivi presente era Thiudareicks (“Potente sul popolo”) e venne storpiato dai Bizantini, pertanto è per questo riadattamento se in italiano il suo nome risulta “Teodorico” (in greco voleva dire “dono di Dio”): in tedesco, invece, risulta Dietrich von Bern, dove Bern è la città di Verona. Fu re degli Ostrogoti, ossia i Goti dell’Est, in opposizione ai Visigoti che erano quelli “dell’Ovest”: la differenza fra le due genti si vede anche dalla presenza di un grande lago azzurro (Vättern) sito a sud-est di Stoccolma che divide le province dell’Östergötland e del Västergötland.
Articolo di Giulia Re