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venerdì 8 aprile 2022

Inno a Woden

O dio della guerra, questa preghiera ascolta!
Per il fulgore della spada al ciel rivolta;
per lo splendore del tempio tuo romito,
ricolmo di rune di un poema avito;
per le valchirie che pio timore incutono
su quel campo rosso che vagando scrutano
scegliendo fra i tanti guerrieri caduti
quelli che nelle tue sale saran ricevuti,
nella Valhǫll dove gli alti spiriti restano
e a banchettare ogni dì s’apprestano;
là dove bevono le infinite schiere
da teschi di eroi il sacro idromele.

O dio della guerra, ascolta questa preghiera!
Portaci con te a banchettar sino a sera!


Salvaci, o dio, dalla lenta malattia
e dall’orrore di una tremenda apatia -
nell’impeto della febbre e del suo ardore,
è fra i lai d’una vecchiaia senza onore
che esala l’anziano il suo ultimo respiro.
Lasciaci allora cadere con un sospiro!
Lasciaci ancora levare in alto lo scudo!
Lasciaci cadere nel suo rifulgere cupo!
Della Britannia fra le nevi marceremo.
Là vittoria o morte noi conosceremo!
Heja! I condottieri sui carri già montano.
Guardateli, le bionde chiome acconciano!

Tremendi, i loro sguardi lanciano strali!
Corrono i nostri nemici, volan sull’ali!


O Woden, che resti nel tuo regno attento,
da lassù della morte tu odi il lamento.
Accogli ora nella tua ombrosa sala
chi per la patria il suo respiro esala.
O teoria d’eroi, degna di pii saluti,
liberai con Woden nei calici dei caduti,
leverai in alto con il tuo divino pari
di evanescenti lance infiniti mari.
Persino in Hel fisso riecheggerà
quel vostro passo che mai fine avrà
e i vostri scudi, a decine di migliaia,
getteran raggi sulla splendente ghiaia.


Heja! Già s’odono i gridi di battaglia -
forte, il suono dei ferri m’attanaglia!
Ancor più forte dell’infrangersi dei ghiacciai
rimbomba ora il clangore degli acciai!
Ancor più forte dello stormir nella piana
dei pini sferzati dalla tremenda fiumana!
Nel cavalcare su questo rosso campo,
nello scegliere fra chi non ebbe scampo,
osservatele volare, le alte sorelle leste -
forte batte il mio cuore nella veste!
È ora di spronare lo stanco destriero
laggiù dove lo scontro si fa più severo.

Esultante, o Woden, presto da te giungerò,
le sale della tua reggia allora visiterò;
se invece fra i caduti vivo io resterò,
il canto della vittoria allora intonerò.


William Lisle Bowles (24 settembre 1762 - 7 aprile 1860), Hymn to Woden
Traduzione dall’inglese di Le vie di Wodanaz, 8 aprile 2022