“Per i valorosi, i doni offerti dalla guerra sono la libertà
e la fama.”
Licurgo di Sparta, attribuita
La pace.
Cos’è la pace? Illusione, prima di tutto, ma anche
prosperità, tranquillità e riposo.
Essa è il naturale contraltare della guerra, periodo necessario
alla riflessione e alla creazione, di preparazione per il momento dell’azione.
E la guerra, cos’è la guerra? Azione e impeto, distruzione e
trasformazione.
In essa si compie la necessaria esplosione delle forze che
si sono accumulate nei periodi di pace, in lei, amante volubile, si compie il
destino degli uomini, taluni, se sufficientemente abili e coraggiosi, ne
possono cogliere i frutti più dolci nella forme della gloria e del potere,
altri, molti altri, non ottengono altro che morte e dolore. Così va il mondo
del resto, e questa è la volontà del Fato.
Nel nostro tempo oppresso dalla minaccia nucleare la pace è
diventata un dogma, una costrizione a-naturale che blocca l’uomo in un’unica
fase della propria esistenza, che non permette alcuna elevazione ad una gloria
realmente eterna.
Viviamo in un ciclo interrotto, una anomalia fatta di
prosperità decadente, nevrosi di massa e illusioni, ci dibattiamo in questa
epoca sterile, che esalta la meschinità e l’ignavia, la tolleranza e la
debolezza e che teme gli eroi mentre esalta ogni genere di feccia.
Alle leggi della natura, alle leggi del Cosmo e degli Dèi,
abbiamo sostituito il culto della debolezza, al culto degli eroi e degli
antenati l’esaltazione di folli imbelli e fanatici, il risultato non poteva
essere molto diverso. Il fatto che ora questi ultimi siano stati sostituiti da
feticci altrettanto imbelli non cambia la solfa: il culto della debolezza non
giova che ai deboli, esso odia profondamente e ferocemente tutto ciò che è alto
e superiore, ed è per questo che desidera livellare ogni cosa, quale che sia il
prezzo che questa nostra terra di mezzo dovrà pagare questa follia.
Opponetevi a tutto questo, siate uomini e donne liberi,
formate delle Fare, seguite gli Dèi, tributate loro il giusto culto, riunitevi
fra voi, migliorando nella competizione e nella fratellanza, tenendo viva la
fiamma fino a quando il mondo crollerà per poi rinascere nuovamente in un ciclo
che nessuno, nemmeno gli idolatri del nulla, potranno bloccare.
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