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venerdì 5 novembre 2021

Apologia della storia? - parte I

È lectio imperante in buona parte del mondo accademico occidentale che guarda alla Francia e all’America che l’identità sia un qualcosa di presente e di legato alla storia dei tempi correnti.

Uno dei cardini di questo pensiero è il paragrafo dedicato a L’idolo delle origini, contenuto nel primo capitolo dell’opera del francese Marc L.B. Bloch nota come Apologia della storia, dove si arriva a definire come idolo della tribù degli storici l’ossessione che essi provano per le origini. Per Bloch l’errore tipico del ricercatore di materia storica - sia egli uno storico, sia egli un filologo - è «[...] quello di confondere una filiazione con una spiegazione»[1].  Ecco che quel prefisso Ur- proprio della Wissenschaft tedesca ed emblema della ricerca di un precedente storico normativo, a detta di Bloch, è impregnato di romanticismo e in tal misura «[...] abbellito dal prestigio di molte nuove seduzioni ideologiche»[2];  a ciò si lega la visione di Bloch secondo cui «[...] il demone delle origini fu forse solo un travestimento di quest’altro diabolico nemico della storia vera e propria: la mania del giudizio»[3]. Soffermandosi sulla religione cristiana Bloch afferma poi come questa sia prodotto storico di un dato tempo nonostante si possa «[...] concepire un’esperienza religiosa che non debba nulla alla storia»[4].
Ora, nonostante a mio parere lo stesso concetto di “storia” sia relativamente fumoso - sono le sue interpretazioni a condizionare le visioni delle varie correnti storiografiche, inclusa la storiografia che seguì a Marc Bloch - è necessario tener da conto come questa impalcatura realizzata da Bloch si limitasse, seppur in maniera non propriamente tale, a una critica della storiografia in sé e non della pulsione che ogni individuo prova per le proprie origini; eppure, se si trascura il metafisico e se si tiene conto del semplice reale immanente che ci circonda, quest’intera impalcatura può essere facilmente smontata dal mondo accademico e trasportata nell’interiore dell’individuo andandone quindi a condizionare l’essenza.

Note:

1 M. Bloch, Apologia della storia o Mestiere di storico, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 2009, p. 91.

2 Id., p. 89.

3 Id., p. 90.

4 Id., p. 89.

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