Difesa della cittadella di Kolberg, 1807 |
In seguito ai negozati di Tilsit, le armate napoleoniche tolsero l'assedio alla cittadella prussiana di Kolberg.
La vittoria fu finalmente raggiunta ma in molti fra i suoi cittadini lamentarono lutti; fra questi vi era la giovane Maria Werner, amica del borgomastro Nettelbeck e già orfana di madre. Nell'assedio ella perdette il padre, i suoi due fratelli e l'amato Schill.
Vuole la tradizione che durante le celebrazioni spontanee sorte dopo il cessate il fuoco, il borgomastro Nettelbeck avesse raggiunto il porto della città per tener compagnia a Maria che invano attendeva il ritorno di Schill da lì partito alla volta di Stralsund per evitare l'accerchiamento della cittadella; egli la confortò con le seguenti parole:
"Tu hai offerto tutto ciò che avevi Maria ma non invano; la morte è oramai sovrastata dalla vittoria.
È così che è sempre stato e sempre sarà.
È quanto di più sacro possa esservi, noi rinasciamo nel dolore e quando qualcuno riesce a sostenere un così grande dolore per il bene dei suoi concittadini, questi è grande.
Tu sei grande, Maria, sei restata salda ed hai fatto il tuo dovere senza aver timore della morte.
La vittoria è anche tua, Maria, lo è certamente."
Per chi volesse saperne di più consiglio la lettura dell'opera 'Bürger zu Kolberg: eine Lebensbeschrieb ung, von ihm selbst aufgezeichnet' redatta dallo stesso Joachim Nettelbeck sull'accaduto.
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