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lunedì 24 gennaio 2022

Die Bergfestung - parte I

Introduzione

La montagna fu sempre e solo caratterizzata negativamente nell’immaginario pre-romantico?
Se così non fosse, è possibile fornire un esempio a sostegno di ciò?
Quanto è importante il contesto ambientale nello sviluppo dell’immaginario pre-romantico riguardante la montagna?

Sono queste le tre domande cui intende rispondere questa tesina, concentrandosi, come si evince dal sottotitolo, sul mondo germanico e sull’idea di montagna come fortezza - in G sost. F. Bergfestung, composto del sost. M. Berg ‘montagna’ e del sost. F. Festung ‘fortezza’.
Verranno trattate fonti del periodo romantico tedesco, fonti novecentesche contenenti leggende d’areale dolomitico e fonti d’epoca medievale d’areale sudtirolese.


Segue ora una legenda delle abbreviazioni usate. 

- Abbreviazioni delle lingue:
Arm. ⟹ ‘armeno’
Av. ⟹ ‘avestico’
Du. ⟹ ‘olandese’
E ⟹ ‘inglese’
Far. ⟹ ‘faroese, feringio’
G ⟹ ‘tedesco’
Go. ⟹ ‘gotico’
Hitt. ⟹ ‘ittita’
IE ⟹ ‘indoeuropeo’
Lad. ⟹ ‘ladino’
Lith. ⟹ ‘lituano’
MHG ⟹ ‘medio alto tedesco’
OCS ⟹ ‘slavo ecclesiastico antico’
OE ⟹ ‘anglosassone’
OFri. ⟹ ‘antico frisone’
OHG ⟹ ‘alto antico tedesco’
OIr. ⟹ ‘antico irlandese, goídelc’
ON ⟹ ‘antico nordico’
OS ⟹ ‘antico sassone’
PIE ⟹ ‘proto-indoeuropeo’
Skt. ⟹ ‘sanscrito’

- Abbreviazioni linguistiche:
s.v. ⟹ ‘verbo forte’
‘id.’ ⟹ ‘significato identico al precedente’


Capitolo I - Etymologiæ

     Il sostantivo tedesco Berg m. ‘montagna’ presenta un evidente legame etimologico con il sostantivo tedesco Burg f. ‘castello, fortezza, roccaforte’ dovuto alla comune ascendenza di cui Guus Kroonen, linguista e filologo danese, rende conto in tre voci del suo dizionario etimologico della lingua proto-germanica [1], più precisamente *berga-, *bergan- e *burg-. Segue ora la traduzione delle suddette operata dall’autore di questo scritto.

cfr. Kroonen 2013, p. 60:

*berga- m./n. 'montagna' - ON bjarg, berg n. 'id.', OE beorg m. 'id.', E barrow, OFri. berch m. 'id.', OS berg m. 'id.', Du. berg c. 'id.', OHG berg, berag m. 'id.', G Berg m. 'id.' ⇒ *bherǵh-o- (IE) - OIr. bri f. 'collina, piana' < *bhrǵh-eh2-; Arm. barjr agg. 'elevato', Hitt. parku- agg. 'id.' < *bhrǵh-u-; Skt. bṛhánt-, Av. bǝrǝz(ant)- agg. 'elevato' < *bhrǵh-ent-.
Anche cfr. Go. bairgahei f. 'area montagnosa' < *berg-ah-īn-.

*bergan- s.v. 'tenere (al sicuro)' - Go. bairgan s.v. 'preservare, proteggere, tenere', ON bjarga w.v. 'salvare, aiutare', OE beorgan s.v. 'salvare', Du. bergen s.v. 'nascondere; salvare/recuperare', OHG bergan s.v. 'proteggere, nascondere', G bergen s.v. '(con)tenere, recuperare, salvare/recuperare' ⇒ *bhérgh-e- (EUR) - OCS brěšti (brěgǫ) '(pre)occuparsi' < *bhérgh-e-; Lith. bìrginti 'salvare' < *bhrgh-néh2-; OIr. commairge f. 'protezione, sicurezza' < *ḱom-bhorgh-ieh2-.
          Dato l’evidente legame etimologico con *berga- 'montagna', è possibile ricostruire il significato originario del verbo come 'posizionare in alto', da cui 'tenere al sicuro', cfr. *burgjan- e *burg-. Eppure quanto sinora detto sembrerebbe improbabile, dato che le velari a-palatalizzate del OCS brěšti (brěgǫ) '(pre)occuparsi' e del Lith. bìrginti rimandano alla radice *bhergh- 'tenere al sicuro' che differisce dalla radice PIE *bherǵh- 'elevato'. Il legame con le forme balto-slave può quindi essere mantenuto solo presumendo che quest’ultime siano dei prestiti dal germanico.


cfr. Kroonen 2013, p. 85:

*burg- f. 'luogo fortificato, cittadina' - Go. baurgs f. 'id.', ON borg f. 'cittadina; cittadella; collinetta', Far. borg f. 'castello; cittadina', OE burg f. 'città', E borough, OFri. burch, burich m. 'castello; città', OS burg f. 'id.', OHG burg f. 'id.', MHG burc f. 'id.' ⇒ *bhr(ǵ)h- (IE).
          Nominalwurzel [2] imparentata sia con *berga- 'montagna' < *bherǵh-o- che con *bergan 'tenere al sicuro' < *bhérgh-e-; le sue proprietà formali e semantiche rendono plausibili entrambe le etimologie.


È dunque manifesto come i tre termini proto-germanici *berga- 'montagna', *bergan- 'tenere (al sicuro)', *burg- 'luogo fortificato, cittadina' e i loro discendenti siano fusi fra loro in un’unione linguistica che è sopravvivenza del rapporto felice delle popolazioni germaniche con la montagna, elemento naturale che ai loro occhi incarnava l’idea di protezione e sicurezza. 

 

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[1] G. Kroonen, Etymological Dictionary of Proto-Germanic, Leiden-Boston, Brill, 2013.
 
[2] cfr. E root noun, It. nome primario o radice nominale

Note:
Essendo questa una tesina universitaria svolta per il corso di Storia medievale IV A-B (2021 - 2022) tenuto dal professore U. Longo, ne sono vietati l'utilizzo e la condivisione da parte di terzi non affiliati a questo sito

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