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martedì 8 ottobre 2019

Gli Anelli del Potere - parte IV

Uno studio sull’opera di J.R.R. Tolkien, sull’Edda antica e sulle saghe germaniche
di Fabrizio Bandini

Ma quali sono quindi gli anelli archetipali della tradizione germanica a cui Tolkien si è rifatto?
Sicuramente Draupnir, l’anello di Óðinn, e Andvaranautr, l’anello del nano Andvari.
Draupnir fu creato dai Nani assieme ad altri oggetti preziosi, tutti doni per gli Aesir.
Nello Skáldskaparmál è scritto: “Dopo di ciò Loki andò da quei nani che sono detti figli di Ivaldi , ed essi fecero la chioma e la (nave) Skíðblaðnir e la lancia che possedette Odino e che si chiama Gungnir. Poi Loki scommise la testa con il nano che si chiama Brokkr, che suo fratello Eitri (non) avrebbe saputo fare tre oggetti buoni come questi. E quando essi andarono all’officina, Eitri mise nella fucina una pelle di maiale e chiese a Brokkr di fare vento… finché il fabbro tolse dalla fucina (quello che ci aveva messo) ed era un verro e le setole erano d’oro. Subito dopo egli mise dell’oro nella fucina e chiese di far vento e di non smettere di soffiare finché non fosse tornato; e andò via. Ma allora venne la mosca e si posò sul collo di quello e lo punse due volte più forte. Ma egli fece vento finché il fabbro tolse dalla fucina l’anello d’oro che si chiama Draupnir…” (14).
I doni, fra cui l’anello, vengono portati poi agli Aesir, in Asgard: “E quando lui e Loki recarono gli oggetti preziosi, gli Asi si sedettero sui seggi del giudizio e doveva valere il pronunciamento che avessero espresso Odino, Thor e Freyr. Loki diede a Odino la lancia Gungnir, a Thor la chioma che doveva avere Sif e a Freyr (la nave) Skíðblaðnir e illustrò (le qualità) di tutti gli oggetti preziosi: la lancia non si sarebbe mai fermata (una volta scagliata), la chioma avrebbe attecchito sulla pelle non appena posta sulla chioma di Sif, e Skíðblaðnir avrebbe avuto vento favorevole non appena la vela fosse issata nell’aria dovunque si dovesse andare, ma volendo si poteva piegare come una stoffa e tenerla nella borsa. Poi Bokkr presentò i suoi oggetti preziosi. Egli diede l’anello a Odino e disse che ogni nove notti ne sarebbero sgocciolati otto anelli di pari peso…” (15).
Le proprietà magiche di Draupnir sono rivelate chiaramente in questo passo.
Il nove fra l’altro è numero sacro nella tradizione germanica e nordica, numero “in cui si esprime la compiutezza di un ciclo e il dominio su di esso poiché è il prodotto delle tre dimensioni dello spazio (inferi, terra, cielo) per le tre dimensioni del tempo (passato, presente, futuro)” (16).
Di Draupnir è anche detto nel Gylfaginning che Óðinn durante il funerale di suo figlio Baldr pose l’anello sulla pira (17) e che gli fu rimandato poi indietro dal figlio da Helheimr: “Allora Hermóðr si alzò e Baldr lo condusse fuori dalla sala e prese l’anello Draupnir e lo mandò a Odino per ricordo…” (18).
Nello Skírnismál il fedele servitore di Freyr, Skírnir per l’appunto, tenta di convincere la bella gigantessa Gerðr di corrispondere all’amore del Dio promettendogli addirittura lo stesso anello Draupnir (19).
Dell’anello di Óðinn non si fa cenno altrove nei testi eddici che sono sopravvissuti all’avvento del cristianesimo, ma la sua potente forza e la sua sottile suggestione ci arriva anche da questi pochi accenni. Inutile ribadire quanto Tolkien amava e conosceva a menadito questi passi eddici.

'Wotan' di Georg von Rosen
Note:
14. S. Sturluson, Edda, TEA, Milano 1997, p. 136
15. Ibid., p. 136 s.
16. G. Chiesa Isnardi, I Miti Nordici, Euroclub, Milano 1996, p. 505 s.
17. S. Sturluson, Edda, ed. cit., p. 102
18. Ibid., p. 103
19. Il canzoniere eddico, a cura di P. Scardigli, Garzanti, Milano 2015, p. 76 s.


Fabrizio Bandini, nato a Città di Castello (PG) il 9.11.1971, scrittore, poeta e saggista, si è laureato in Filosofia a Perugia, dove attualmente risiede.
Ha pubblicato varie opere di narrativa, poesia e saggistica, fra cui "Haiku" (Midgard Editrice, 2017), “I boschi sacri e l’albero cosmico. Uno studio sulla Tradizione Germanica e Nordica” (Hyperborea blog, 2018), "Saghe del tempo antico” (Midgard Editrice, 2019).


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