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martedì 11 febbraio 2020

Educazione al mito

Il ruolo del mito nelle società arcaiche era tutto fuorché meramente narrativo, dimensione questa nella quale noi contemporanei, a partire dalla cristianizzazione e dalla successiva, se non proprio conseguente, laicizzazione, lo abbiamo confinato.

Il mito, rappresentazione simbolica della verità arcaica, in una società sana vive di forza propria, esso è libero di espletare completamente ed efficacemente il proprio ruolo, che è spirituale ed educativo. 

Tramite il mito e la sua reinterpretazione un giovane ha modo di entrare in contatto con gli eroi dei tempi passati, di trovare una chiave di lettura del mistero della vita e della morte per tramite degli Dèi immortali.


Achille, Beowulf, Perseo, Sigurd… non sono solo asettici personaggi creati dalla fantasia di uno scrittore, essi sono eroi, potenze di altissimo valore spirituale alle quali tributare culto e onori e a cui interfacciarsi il prima possibile, ed in ogni modo. 
Per questo è necessario che i nostri tempi riscoprano la centralità del mito, che ne facciano non solo un esempio ma il fulcro di tutto il nostro sistema sociale ed educativo poiché in essi vi sono istruzione e guida, principi sacri ed eterni per la formazione dell’uomo che verrà.

Il racconto orale, in quanto di comunicazione forma più pura, rappresenta la via privilegiata per la trasmissione di questa sapienza, in esso vivono e vibrano le voce dei nostri antenati, che tramite questo mezzo hanno trasmesso per centinaia di migliaia di anni conoscenze e saggezza. 

Imparate a narrare, onorate gli Dèi immortali e lottate per una nuova ed eterna età dell’oro. 

 

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