Come abbiamo potuto osservare, lo ius romanorum e lo ius langobardorum influenzarono a lungo gli usi e le consuetudini meridionali sino a divenire strumento per i sovrani normanno-svevi nella loro lotta contro il baronato. Queste due forme di diritto furono dunque essenziali per la nascita di quella forma statale accentratrice che fu il Regnum di Federico II e, persino quando quest’ultimo passò sotto la dominazione angioina, non persero mai in utilità in quanto fondamento dell’intero mondo giuridico meridionale.
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Fonti:
- G. H. Pertz - G. Waitz - W. Wattenbach, Monumenta Germaniae Historica, die Konstitutionen Friedrichs II, dal sito internet: https://www.dmgh.de
- F. delle Donne, Per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum, Bari, 2009, Ed. Adda
Bibliografia:
- F. Senatore, Medioevo. Istruzioni per l’uso, Milano, 2008, Ed. Mondadori
- G. Musca, Condizione umana e ruoli sociali nel Mezzogiorno normanno-svevo, Bari, 1989, Ed. Dedalo
- G. Barone, L. Capo, S. Gasparri, Studi sul Medioevo per Girolamo Arnaldi, Roma, 2001, Ed. Viella
- T. Massa, Le consuetudini della Città di Bari, Bari, 1903, Ed. Vecchi
- M. Caravale, Diritto senza legge, Torino, 2013, Ed. Giappichelli
- Voci da ‘Enciclopedia italiana Treccani’
Note:
Essendo questa una tesina universitaria svolta per il corso di Storia Medievale III (2019 - 2020) tenuto dalla professoressa Lidia Capo, ne sono vietati l'utilizzo e la condivisione da parte di terzi non affiliati a questo sito
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