Cerca nel blog

lunedì 19 ottobre 2020

Seið hòn leikin - parte IX

Fonti archeologiche


Oseberg, inumazione in camera con carro e nave, Oslofjord, Norvegia, 834
Due donne deposte in letto su una nave intorno a cui è costruita la camera, le cui pareti sono decorate con arazzi.
Probabilmente la sepoltura femminile più monumentale del periodo vichingo, e anche la meglio conservata. La tomba è stata senz'altro profanata e probabilmente alcuni beni razziati, ma ci sono elementi per credere che i razziatori l'abbiano identificata come tomba di un'incantatrice (testimoniato da una scatola ricchissima lasciata chiusa), per cui non è facile afferrare l'entità del furto, se poi davvero è stato portato a termine.
Un'altra possibilità è che la profanazione della tomba di una völva fosse causa di ergi: sappiamo, dalle incisioni di alcune pietre runiche, che i dissacratori degli spazi che proteggevano erano marchiati con l'ergi, e possiamo avanzare questa ipotesi che però rimane tale e non supportata da altre indicazioni.

Fig. 11: l'inumazione di Oseberg durante gli scavi

Una delle donne aveva circa 75 anni ed è sicuramente morta di cancro, l'altra circa 50. Non sappiamo se una delle due, e nel caso chi, fosse l'occupante principale e in quale ruolo. La monumentale ricchezza della tomba si presta a interpretazioni molto disparate (un'incantatrice, una proprietaria terriera estremamente ricca, la regina Åsa. La tomba è più ricca delle normali tombe regali, facendo propendere per una völva particolarmente potente e stimata).
Negli arazzi, ben conservati, che tappezzano le pareti della camera possiamo vedere scene di culti di Freja e Odino, con figure femminili, corvi e lance, che ritraggono riti per la fertilità e la potenza sessuale. Sono presenti impiccati, donne con le spade sollevate fra gli alberi, uomini in pelli animali e donne con testa di uccelli e cinghiali: notare che queste non sono maschere, poichè i caratteri sono più estesi, come le setole dei cinghiali raffigurate lungo tutta la schiena. Gli arazzi di Oseberg sopravvivono come unica rappresentazione di mutaforma femminili.
 
Fig 12: uno degli arazzi
 
Fra i beni: pietre semipreziose, oggetti per la casa e la cura personale, guinzagli e briglie per cani e cavalli, frutti e pane, un'ascia da lavoro, oggetti per tessere, 5 teste animali intagliate, 6 letti, 1 sedia, contenitori e scatole, un carro riccamente ornato (tra le decorazioni bassorilievi di gatti, chiaro riferimento a Freja), oggetti di uso comune nelle navi (mi preme sottolineare qui che le navi usate nelle sepolture erano "vere", non repliche rituali), animali (mucche, cavalli, cani), un sacchetto contenente cannabis (non si sa se utilizzata a scopo enteogeno o per i tessuti).
La cassa trovata chiusa conteneva due lampade uguali a quelle ritratte negli arazzi e un bastone: l'impressione generale della tomba è che siano stati sepolti gli elementi necessari ai riti descritti negli arazzi.
 
Fig 13: dettagli del carro con gatti

 
Peel castle, inumazione, Isola di Man, ca. 950 
Sepolta con ricchi abiti femminili, beni per la casa e il cucito, svariati coltelli (due di questi decorati con pietre, un'ambra e un'ammonite fossile, circondati da cereali bruciati e un'ala d'oca – amuleti?) e un bastone, probabilmente con manico, poco preservato.
Unica tomba femminile in un luogo di sepolture unicamente maschili, sepolta con un rito indubbiamente pagano, di origine norrena e vestita secondo la moda anglo-scandinava.
 
 
Loreta Fasano

Nessun commento:

Posta un commento