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sabato 17 ottobre 2020

Seið hòn leikin - parte VII

Fonti archeologiche

 

Gruppo di Birka (Svezia)

Bj 845, inumazione in camera, 930 ca.
Donna sepolta seduta al centro della camera con abiti e oggetti tipici e non particolarmente lussuosi. Perpendicolare al corpo un bastone con manico a cesto particolarmente elaborato, con la punta libera che poggia in un secchio.
Particolarmente degna di nota una scatola di legno di elegante fattura, con chiusure a forma di teste animali simili alla scatola chiusa di Oseberg. Possiamo essere certi che questo tipo di scatole fossero indicative della sepoltura di una seiðkona. In altre tombe, anche definitivamente identificate come tali, sono presenti scatole più semplici che però non possiamo correlare univocamente a queste pratiche, poichè il loro contenuto è completamente degradato e se ne trovano di simili in qualsiasi contesto. Non possiamo però escludere che alcune volur tenessero componenti e ingredienti magici in scatole più semplici.

Fig. 6: Bj 845
  
Klinta 59:2 e 59:3, doppia cremazione con carro e nave, Svezia, 950 ca.
La cremazione è un tipo di sepoltura rarissimo in quest'isola, ma l'organizzazione di questo rito dev'essere stata davvero unica.
Un uomo e una donna sono stati cremati insieme sulla spiaggia in una nave, probabilmente in autunno (dallo studio delle ceneri), coperti da pelli d'orso e con altri animali attorno. Le ceneri sono poi state separate approssimativamente e sepolte in lotti differenti, con la maggior parte dei resti nella tomba femminile, e coperte dai rispettivi tumuli.
La donna è stata deposta nella 59:3 insieme a beni di riferimento certo ad Odino: un ciondolo che raffigura un'uomo inginocchiato con due uccelli sulle spalle,due fogli di bronzo con incisioni runiche (una possibile formula magica e una traducibile come "conoscenza segreta"), anelli, vasi e spille di bronzo, coltelli e prodotti igienici, una piccola ascia da battaglia di circa 150 anni del periodo Vendel, strumenti per la lavorazione del legno, 151 perle di cristallo, vetro e corniola, un anello decorato con 4 piccoli Mjolnir (unico caso di sepoltura di una völva con oggetti riguardanti Thor), resti di secchi e materiale ferroso, strumenti per un carro trainato da cavalli. Dopo, non sottoposto a cremazione, è stato deposto un grande bastone, perpendicolare alla sepoltura e infilato nella copertura del terreno di modo che solo il manico ne emergesse. Il bastone è decorato con teste animali e un manico a cesto che termina con il modellino di un edificio contemporaneo alla sepoltura, in stile Trelleborg. Nel giunto fra il manico e l'asta si trovano dei fori a cui probabilmente erano appesi amuleti di origine organica, ora degradati.
Nella sepoltura anche ossa cremate di cavallo, vacca, maiale, pecora, cane, gatto e diversi uccelli. Notare come le ceneri dei due umani siano state suddivise approssimativamente, dando priorità a quelle della donna, mentre gli animali per accompagnarli siano stati separati con grande cura. Il tutto è coperto da altre ceneri e altri artefatti e poi tumulato.
 
Fig. 7: edificio raffigurato sul bastone di Klinta


Aska, Grave 1, cremazione, Svezia, IX o X secolo
Sepolta con beni tradizionali femminili e molto ricchi come attrezzi da cucina e da tessitura, inoltre briglie decorate per quattro cavali, molte scatole di cui rimangono solo i cardini, beni d'importazione, filoni di pane, un bastone di ferro, un ciondolo già antico al momento della deposizione raffigurante un uomo con un uccello posizionato in foggia di elmetto (il tipo di decorazione è dell'età vichinga iniziale e si è ipotizzato raffigurasse Mimir), un ciondolo con una donna seduta con le braccia incrociate, un'ampia gonna e una collana a 4 fili (si è ipotizzato possa essere Freja con Brisingamen, possibilmente incinta).
 
Fig. 8: il pendente di Aska raffigurante Freya



Loreta Fasano

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