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lunedì 29 aprile 2019

La battaglia di Tollensetal, parte I

La battaglia di Tollensetal
Felix Abraham

Nell’estate del 1996, durante un’escursione lungo le rive del fiume Tollense nell’odierna ‘Mecklenburgische Seenplatte’ (i.e. “piana dei laghi del Mecleburgo”, parte del Land Mecklenburg-Vorpommerm, Pomerania Anteriore, Germania), l’archeologo dilettante R. Borgwardt trovò nei pressi di una sezione concava di un meandro da poco crollata un omero destro nella cui testa era conficcata una punta di freccia in selce; a poca distanza da esso vi era una clava in legno intagliata con cura. La punta di freccia che poteva risalire o al tardo Neolitico (i.e. ‘späten Neolithikum’) oppure all’alta età del Bronzo (i.e. ‘älteren Bronzezeit’) attrasse l’attenzione dell’archeologo dilettante che evidenziò il sito del rinvenimento con il nome di “Weltzin”.

Già dagli anni ‘70 del secolo XX nei sedimenti erosi della ‘Tollensetal’ (i.e. “valle del fiume Tollense”) erano stati rinvenuti numerosi oggetti in bronzo fra i quali delle punte di freccia e di lancia, delle azze, una lama di un coltello ed un frammento di una spada ma mai prima d’ora erano emerse delle ossa umane che recavano segni inequivocabili di una morte violenta avvenuta in situ. Borgwardt iniziò a scavare nel luogo dove aveva fatto il suo ritrovamento; da lì emersero frammenti d’osso appartenenti a due differenti esemplari di cavalli ed un cranio umano con una pronunciata frattura nell’osso frontale, chiaro segno di lotta. Nel 1999 Borgwardt rinvenne altri resti umani nei pressi di una seconda clava di foggia differente rispetto a quella trovata nel 1996; mentre la prima rassomigliava ad una mazza da baseball ed era in frassino europeo, la seconda realizzata in prugnolo selvatico era più somigliante ad una mazza da cricket ché presentava un sottile manico che terminava in un grande mazzuolo. Armi in legno di foggia simile già in precedenza erano state rinvenute a Wiesmoor ed a Berumerfehn (i.e. distretto di Aurich, bassa Sassonia) - quella rinvenuta a Berumerfehn risaliva al Neolitico, più precisamente al 2400 a.C. e presentava chiari segni di usura - così come nelle torbiere della Danimarca; nessuna fra queste era stata però rinvenuta nei pressi di resti umani. Weltzin era quindi il primo sito preistorico e mitteleuropeo a contenere resti umani (e non) con delle armi in legno poste affianco a questi.

Fu per questa ragione che nel 2008 un’equipe di archeologi, botanici e paleontologi guidata da D. Jantzen e T. Terberger decise di scandagliare accuratamente il sito di Weltzin tramite scavi ed immersioni subacquee nel vicino fiume Tollense in cerca di ulteriori resti umani con lo scopo di determinare la natura di quell’assembramento di ossa ed armi e di aprire nuove aree di scavo come il sito ‘Wodarg’ sulla sponda opposta a quella di Weltzin. Le ricerche, iniziate ufficialmente nel 2009, vennero portate avanti in un raggio di 3.5 km dal primo rinvenimento del 1996 e restituirono un’innumerevole quantità di resti umani; stando ai conteggi del Marzo del 2018 - i frammenti d’osso sino ad allora rinvenuti sono all’incirca 13000 e presentano nel maggior numero di casi delle lesioni gravi risalenti a poco tempo prima del decesso (e.g. fra i 40 crani rinvenuti ve ne è uno con una punta di freccia conficcata nella zona parietale) - ed alla mancanza di vasellame ed ornamenti funebri è possibile asserire che Tollensetal non sia un sito funerario né un luogo dove si compivano riti sacrificali con conseguenti inumazioni delle vittime bensì un vero e proprio campo di battaglia, il primo sinora attestato in tutta Europa. Stando alle stime in esso si sarebbero fronteggiati due eserciti per un totale di 4250 ± 900 individui ed il 25% di questi perì nello scontro (i.e. l’età media dei caduti era di 30 ± 10 anni); tramite la datazione al Carbonio 14 dei resti sinora rivenuti è possibile collocare lo scontro fra il 1300 a.C. ed il 1200 a.C. smentendo l’opinione diffusa che nell’età del Bronzo non vi fossero stati grandi scontri campali ma semplici faide fra piccoli gruppi di individui.

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