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giovedì 16 maggio 2019

Su Roma

Siamo stati accusati in diverse occasioni di essere anti-romani, anti-italici, traditori della patria ed altri simili amenità.
Lungi da noi schierarci su posizioni simili, questo nostro scritto vogliamo fare chiarezza su questo punto che, abbiamo notato, è spesso stato equivocato da molti.

Noi non siamo, e non saremo mai, contro nessun popolo italico o indoeuropeo.
Mai.

Noi ci schieriamo contro una certa visione del mondo, che è quella mercantilista, utilitarista ed uniformante, nemica delle specificità di ogni popolo.
Apprezziamo e, nel caso di chi vi scrive, ammiriamo, le caratteristiche guerriere e morali che hanno caratterizzato la Roma monarchica e repubblicana fino alla conquista di Cartagine e del suo impero commerciale, ciò che non apprezziamo è ciò che ha caratterizzato nei tempi successivi la società romana ovvero un imperialismo di tipo mercantile e commerciale, che sul lungo periodo corrose la penisola togliendo ai valori virili e guerrieri il ruolo centrale che avevano ricoperto dalla notte dei tempi.
Ciò che noi sosteniamo è che un mercante non sarà mai pari o superiore ad un valoroso e che il coraggio e l’abnegazione abbiano un valore ben superiore a quello di tutto l’oro di questo mondo.
In questo quindi noi ci opponiamo alla visione pan-mediterranea di un impero mercantile basato sull’appiattimento delle identità e delle patrie a favore di un’unica realtà assimilatrice.
Noi siamo longobardi, siamo sanniti, insubri, umbri, romani e greci.
Ciò che non saremo mai è essere uguali.
Noi vogliamo marciare insieme, fianco a fianco, consci delle nostre radici e delle nostre identità contro tutti coloro che ci vorrebbero eguali, piegati innanzi ad unica società o un unico Dio.

Figli dì Wodanaz, di Cernunno o di Marte, ognuno con la sua storia e i suoi culti ma tutti uniti in un’unica lotta.

1 commento:

  1. attenzione...parlare così della Roma imperiale è un errore storico...

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