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sabato 2 febbraio 2019

Eir

Non ci è dato sapere molto di questa Dea ma, data la sua importanza nella vita di tutti i giorni, è buona cosa parlare anche di questo poco.

Dea della medicina e della speranza, a lei è concesso di resuscitare i morti, ruolo che svolge come Valchiria sui campi di battaglia.

Dea prettamente femminile, essa è amica e consigliera di Frigg (Frea in lingua longobarda) sposa del padre del tutto e patrona del matrimonio e delle partorienti.
Ad essa occorre rivolgersi per richiedere aiuto e protezione quando si teme per la propria o altrui salute.
La sua dimora è Lyfjaberg, il cui significato è probabilmente “collina della guarigione” o “collina salutare”, un luogo altamente sacro nel quale è possibile ritrovare ristoro e cura.

Viene generalmente accostata alla Dea greca Igea, figlia di Asclepio, ma noi, in quanti sostenitori del tribalismo spirituale come disciplina sana per il rapportarsi agli Dèi immortali, consigliamo sempre di trattare ogni divinità (o, a seconda della propria interpretazione, ogni manifestazione della stessa) singolarmente, senza sovrapporre forzatamente una Dea ad un’altra, rischiando inutilmente di non dedicare ad una di esse il giusto tributo.

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