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mercoledì 14 novembre 2018

Via arcaica agli Dèi

Quante lotte, quante guerre, quanto sangue hanno visto gli Dèi in questa terra di mezzo? 

Non parlo di ciò che conosciamo, delle guerre che hanno segnato gli ultimi millenni e delle quali sappiamo, tramite quella memoria artificiale conosciuta come scrittura, dettagli e avvenimenti. Parlo di ciò che è stato prima, di quanto non conosciamo, che è la stragrande maggioranza di ciò che è avvenuto. 

Quali lotte hanno dovuto affrontare i nostri antenati? Quali conquiste? Quali esaltazioni hanno infiammato i loro animi? Gli Dèi sono sempre lì, osservano e guidano, seguendo il volere del Wyrd, per centinaia di migliaia di anni, forse addirittura per milioni, hanno ricevuto sacrifici e donato istruzione e guida alle genti, e a loro è necessario ritornare perché ciò che era rimanga e prosperi, perché la nostra terra di mezzo sia salva. 


È quindi nelle nostre radici, nella tribù, che va ricercata la via.


Osso a osso,

sangue a sangue,

membro a membro,

così tornino uniti


Tenetevi pure le cattedrali e il vostro Dio geloso, lasciateci le foreste e i fiumi, le montagne e le paludi, e tutti gli Dèi e gli spiriti che in ogni cosa vivono e prosperano. 


Tenetevi le città, i marmi e gli ori, i libri e le porpore, lasciateci le campagne, la paglia e il legno, la carne e il sangue. 


Tenetevi le strade lastricate, se proprio le volete, lasciateci il fango dei sentieri. 


Tenetevi la vostra via, dritta e prevedibile, e fatevi accompagnare da una guida, se proprio lo desiderate, lasciateci nella selva, anche da soli, troveremo la strada, se il fato lo vorrà.


Vi lasciamo ciò che volete, ciò che è costruito e inerte, lasciateci ciò che è sacro, vivo ed eterno.

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