Quante lotte, quante guerre, quanto sangue hanno visto gli Dèi in questa terra di mezzo?
Non parlo di ciò che conosciamo, delle guerre che hanno segnato gli ultimi millenni e delle quali sappiamo, tramite quella memoria artificiale conosciuta come scrittura, dettagli e avvenimenti. Parlo di ciò che è stato prima, di quanto non conosciamo, che è la stragrande maggioranza di ciò che è avvenuto.
Quali lotte hanno dovuto affrontare i nostri antenati? Quali conquiste? Quali esaltazioni hanno infiammato i loro animi? Gli Dèi sono sempre lì, osservano e guidano, seguendo il volere del Wyrd, per centinaia di migliaia di anni, forse addirittura per milioni, hanno ricevuto sacrifici e donato istruzione e guida alle genti, e a loro è necessario ritornare perché ciò che era rimanga e prosperi, perché la nostra terra di mezzo sia salva.
È quindi nelle nostre radici, nella tribù, che va ricercata la via.
Osso a osso, sangue a sangue, membro a membro, così tornino uniti |
Tenetevi pure le cattedrali e il vostro Dio geloso, lasciateci le foreste e i fiumi, le montagne e le paludi, e tutti gli Dèi e gli spiriti che in ogni cosa vivono e prosperano.
Tenetevi le città, i marmi e gli ori, i libri e le porpore, lasciateci le campagne, la paglia e il legno, la carne e il sangue.
Tenetevi le strade lastricate, se proprio le volete, lasciateci il fango dei sentieri.
Tenetevi la vostra via, dritta e prevedibile, e fatevi accompagnare da una guida, se proprio lo desiderate, lasciateci nella selva, anche da soli, troveremo la strada, se il fato lo vorrà.
Vi lasciamo ciò che volete, ciò che è costruito e inerte, lasciateci ciò che è sacro, vivo ed eterno.
Molto bello
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