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sabato 27 ottobre 2018

Samhain e le cerimonie stagionali, parte III

La simbologia di Halloween

Come ogni festa che si rispetti, non poteva mancare la classica leggenda intrisa ovviamente di contaminazioni cristiane che va a racchiuderne la simbologia condensandola in una storiella da tramandare per generazioni.
La zucca intagliata che rappresenta l'icona fondamentale della festa di Halloween è conosciuta ormai in tutto il mondo. Pochi sanno a quale episodio leggendario bisogna fare riferimento per comprenderne la natura simbolica.

L'usanza di intagliare zucche per la notte di Halloween è legata in un certo qual modo alla famosa leggenda dell'irlandese Jack O’Lantern (i.e. "Jack della lanterna"), un fabbro astuto, avaro e ubriacone che una sera al pub incontrò il diavolo. A causa del suo stato d'ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del demonio ma astutamente Jack gli chiese di trasformarsi in una moneta promettendogli la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Mise poi rapidamente il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d'argento, cosicché egli non potesse ritrasformarsi. Per farsi liberare il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò andare. 
Dieci anni più tardi, il diavolo si presentò nuovamente e questa volta Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse dal ramo, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. 
Durante la propria vita commise così tanti peccati che quando morì fu rifiutato dal Paradiso e presentatosi all'Inferno venne scacciato dal diavolo che gli ricordò il patto, ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. All'osservazione che era freddo e buio, il diavolo gli tirò un tizzone ardente, che Jack posizionò all'interno di una rapa che aveva con sé. Cominciò da quel momento a vagare senza tregua alla ricerca di un luogo in cui riposarsi.

Vi starete chiedendo cosa c'entrino le zucche con tutto questo. 
La spiegazione è semplice; gli immigrati irlandesi, fuggiti dalle loro terre per la carestia della metà del XIX secolo, una volta arrivati in territorio americano non trovarono rape sufficientemente grosse da poter essere intagliate. Quel che trovarono fu una notevole quantità di zucche di dimensioni fra le più svariate; queste parvero loro un degno sostituto della rapa che in patria erano soliti usare per fabbricare una copia della lanterna del pravo Jack.

Orlando, in collaborazione con le vie di Wodanaz

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