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mercoledì 19 dicembre 2018

Di capi e signori della guerra

Dalla falange al muro di scudi, dai marmi di Atene alle aule dei signori del Nord Europa, la condivisione di uno spirito comune è sempre stata alla base della gloria per l’uomo indoeuropeo. Un signore della guerra è tale quando ha dei compagni disposti a seguirlo e a rischiare insieme a lui, quando le sue gesta sul campo di battaglia e nell’aula superano quelle dei suoi pari.
È in questa spirito cameratesco, di condivisione, che sono nate le basi della grandezza degli uomini d’Eurasia, ciò che ha permesso la nascita di tribù e domini in lungo ed in largo per tutto il continente.
Il valore della gerarchia e di un sano rapporto fra eguali sono imprescindibili per la creazione di ogni società realmente sana, checche ne dicano modernisti e poveri di spirito di ogni risma.

Concludo con una frase a me cara, di una grande personalità del mondo antico:

“Re o governanti non sono coloro che portano con sé uno scettro, ma quelli che sanno comandare.”

(Socrate)

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