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domenica 16 dicembre 2018

Santa Claus, Odino, Befana e Holda/Perchta

Prima del cristianesimo, il Paganesimo nordico-germanico aveva a capo del pantheon degli Dei Odino, Woden o Wotan. Odino faceva raccogliere dalle Valchirie, sui campi di battaglia, gli Einherjar, spiriti di valorosi guerrieri da portare nel Valhalla che lo avrebbero aiutato nello scontro finale tra le potenze dell'ordine e quelle del caos, il Ragnarok.
Si raccontava inoltre che insieme a questi spiriti di guerrieri egli solcasse i cieli e le dimore degli uomini: questo evento veniva chiamato Caccia Selvaggia.

In epoca cristiana, gli spiriti dei guerrieri divennero spiriti dei morti anzitempo, dei morti per morte violenta, dei suicidi e dei bambini non battezzati. Da qui uno dei suoi altri nomi del periodo medievale: Processione dei Morti.

Essendoci un'ambiguità tra chi raccoglieva gli spiriti dei morti, Odino o le Valchirie, questo portò a un'ambiguità su chi era a capo della Caccia Selvaggia: una figura maschile o femminile.
Per questo motivo in periodo medievale ritroviamo nel folklore Dee, figure femminili quindi, come guide di tale fenomeno. Pensiamo ad esempio a Holda e a Perchta, personaggi del folklore medievale probabilmente derivanti dalla Dea Frigg o dalla Dea Freya del pantheon precristiano.
Queste figure vennero poi assimilate a Diana e ad Hera della mitologia classica e così portarono alle schiere di donne e spiriti associate a Diana e ad Erodiade (personaggio della Bibbia che assimilò Hera, e che venne in seguito chiamata in Toscana "Aradia", in Veneto "Redodesa", in Sardegna "Araja" o "Sa Rejusta", in Romania "Arada" o "Irodeasa").

Il passaggio di questa schiera spesso era preceduto dal lasciare offerte di cibo e bevande, solitamente sul tavolo della cucina o comunque vicino al focolare domestico.

La figura della Befana, il cui nome deriva invece dalla festa dell'Epifania, l'ultimo dei dodici giorni dopo Natale - periodo in cui si pensava passasse questa schiera di spiriti - viene proprio da queste leader femminili.

In cambio dell'offerta di cibo, il leader o la leader della Processione avrebbe ricompensato con benedizioni di abbondanza e fortuna l'intera casa e i suoi abitanti.
Questa usanza, durante il periodo natalizio, si unì a quella di scambiarsi regali e da qui deriva il fatto che in cambio dell'offerta di cibo (che oggi sono latte e biscotti per Babbo Natale) si riceve un regalo.

Prima della cristianizzazione, i popoli germanici celebravano un evento di metà inverno chiamato Yule.
Con la cristianizzazione dell'Europa germanica, numerose tradizioni del periodo di Yuletide furono assorbite nelle celebrazioni del Natale moderno. Durante questo periodo si diceva che aumentassero di frequenza fenomeni soprannaturali e spettrali, compresa la Caccia Selvaggia.
Il capo della Caccia Selvaggia è, come abbiamo detto, il Dio Wotan od Odino, recante, tra i suoi molti nomi, quelli di Jólnir, che significa "colui di Yule", Jólfaðr, che vuol dire "padre di Yule", e Langbarðr, che significa "barba lunga".

Il ruolo di Woden durante il periodo di Yuletide si crede abbia influenzato la figura di San Nicola (originariamente un famoso vescovo cristiano del IV secolo che visse nella città bizantina di Mira in Turchia) in sue numerose caratteristiche, tra cui la lunga barba bianca e il suo cavallo grigio per le cavalcate notturne (che viene paragonato al cavallo di Odino Sleipnir) o la sua renna nella tradizione nordamericana.

La folklorista Margaret Baker sostiene che "l'aspetto di Santa Claus o Babbo Natale, il cui giorno è il 25 dicembre, deve molto a Odino, il vecchio portatore di doni del nord con la mantella azzurra, ammantata di bianco, che cavalcava il cielo d'inverno con il suo destriero a otto zampe Sleipnir, visitando il suo popolo con doni. [...] Odino, trasformato in Babbo Natale, poi Santa Claus, prosperò assieme a San Nicola e al Bambin Gesù, divenne un attore di primo piano sul palcoscenico natalizio."

Sempre i popoli germanici, infine, usavano fare sacrifici "appendendo" agli alberi le carcasse delle vittime sacrificate. Probabilmente proprio da un'attenuazione di questa usanza deriva quella di addobbare un albero a Natale.


Articolo dalla pagina Facebook “Stregoneria Italiana”, che consigliamo senza riserve a chi volesse intraprendere un percorso di stregoneria tradizionale; hanno anche un blog, che potete trovare a questo indirizzo: https://tradizioneitaliana.wordpress.com/

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