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lunedì 17 dicembre 2018

Sulla possibilità, e sulla necessità, di un nuovo culto eroico

Come amo spesso ripetere è necessario e sano vivere dei propri tempi, è però altrettanto necessario riconoscerne le mancanze e le criticità per poter costruire, o ricostruire, una società che sia realmente sacra ed eterna.

Ciò che balza più all’occhio della nostra epoca, ma, più in generale dell’ultimo millennio, è la mancanza di eroi e di un culto ad essi dedicato. Occorre quindi agire, nel nostro tempo e per il nostro tempo, perché questi culti vengano restaurati e ripresi per poi poter essere magari ampliati in futuro.
Ma da dove occorre iniziare, quindi? Come sempre da se stessi, dal proprio io e dal proprio rapporto con gli Dèi e la spiritualità, occorre aggiungere alle proprie ritualità anche il culto eroico di quanti ci hanno preceduto distinguendosi agli occhi degli uomini mortali e degli Dèi immortali, tentando di cogliere anche solo un barlume del loro insegnamento e tentando di fare proprio le qualità morali e spirituali di quegli uomini straordinari, siano stati essi figli degli uomini o di sangue divino (caratteristica, questa, comune a molti eroi della nostra bella terra, da Achille a Penda, passando per Perseo e ancora).
Non dimentichiamo che nei tempi antichi esistevano veri e propri culti dedicato ad eroi particolari, con tanto di templi ad essi dedicati, nell’ottica di una restaurazione dei culti antichi questi è un passo imprescindibile, oltre che in grado di avere un peso non indifferente nell’educazione delle future generazioni.

Mobilitatevi quindi è ricordati nei vostri riti anche gli eroi a voi più cari, narrate le loro gesti ai vostri amici e ai vostri figli perché queste siano ricordate in eterno e cercate di applicare i loro insegnamenti. Anche questo è seguire la buona via.

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