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martedì 10 luglio 2018

Le Ossa e le Fiabe, parte I

Il canto, la resurrezione, il rispetto, la pratica diversa per uso diverso, gli ammonimenti, gli spiriti, le preghiere, la tradizione tramandata.

Le ossa hanno sempre rivestito un ruolo fondamentale nella cultura di tutti i tempi. Esse sono direttamente collegate allo spirito del defunto, sia esso animale od umano.
Esempio di questo è la fiaba messa per iscritto dai fratelli Grimm che va sotto il nome di 'Der singende Knochen' (i.e. "L'osso che canta") di cui segue un breve estratto:

[…] Un giorno, dopo molti anni, un pastore, facendo passare il suo gregge sul ponte, vide giù, fra la sabbia, un ossicino bianco come la neve e pensò di farne un bel bocchino. Scese, lo raccolse, e intagliò un bocchino per il suo corno. Ma la prima volta che si mise a suonare, con sua gran meraviglia l'ossicino cominciò a cantare da solo:

"Ah pastorello,
nel mio osso hai soffiato,
è proprio mio fratello
colui che mi ha ammazzato!
E in questo ruscello dopo mi sotterrò,
il cinghiale al re portò e sua figlia si sposò."

"Che strano corno" disse il pastore "canta da solo!" e pur non comprendendo il significato delle parole lo portò al re. Allora l'ossicino ricominciò a cantare la sua arietta. Il re la capì benissimo e fece scavare sotto il ponte dove comparve il resto dello scheletro dell'ucciso.
Il fratello malvagio non potè negare il delitto; fu gettato in acqua ed annegò.
Le ossa della vittima invece trovarono riposo in una bella tomba del cimitero.

Una fiaba simile è presente anche nella tradizione cerquetana e fu raccontata nel lontano 1973 dal pastore Elia Pisciaroli al Professore Giuseppe Profeta, ordinario in Scienze demo-etno-antropologiche e in Sociologia che la mise per iscritto. Pur essendo differenti nei particolari queste due fiabe presentano gli stessi leitmotiv che ora seguono:

- la ricerca svolta in un bosco od altrove; segno del ricercare nel proprio profondo.
- la presenza due o più personaggi fra i quali ve ne è uno dal cuore puro che porta a termine la ricerca di cui sopra.
- l'uccisione ed il rapido seppellimento del personaggio dal cuore puro.
- la creazione di un piffero dalle ossa del defunto; emblema del soffio di vita.
- la storiella narrata dal suddetto piffero in osso; rappresentazione diretta dello Spirito che rivela l’accaduto.
- avidità nell’accaparrarsi la altrui proprietà o l’altrui merito.

Come si può osservare le fiabe per quanto possano essere diverse presentano svariati punti in comune. La loro essenza di trasmissione non è alterata dal luogo in cui nascono, ragion per cui rivestono un ruolo fondamentale nella ricerca delle tradizioni o degli insegnamenti.
La fiaba ha origini popolari antichissime in quanto risale addirittura alla preistoria ed è priva di morale. Essa ha un autore solo nel caso in cui un dato scrittore la ha trascritta dopo essersela fatta raccontare; il vero ideatore della fiaba rimarrà sempre ignoto. 
- http://cerquetoinforma.altervista.org/blog/losso-che-canta/…

Orlando, in collaborazione con le vie di Wodanaz

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