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mercoledì 26 settembre 2018

Necromanzia & Negromanzia - Prima parte

La necromanzia è l’arte o la pratica, di evocare magicamente le anime dei morti. È in primo luogo una forma di divinazione. Lo scopo principale è la ricerca di informazioni riguardanti cause sconosciute o il futuro degli eventi (la causa di morte del defunto può essere tra i fatti ricercati).

In generale quest’arte è considerata sinonimo di magia, stregoneria o incantesimo, probabilmente perché il fatto di richiamare i defunti può avvenire per scopi diversi dalla ricerca di informazioni o perché non risulta chiara la separazione della divinazione dalle sue conseguenze.

Vi è una base linguistica allargata per questo termine (necromanzia); il termine “arte nera” sembra essere basato su una corruzione della necromanzia (dal greco necros: morti) in negromanzia (dal latino niger: nero). La differenza tra le due pratiche non è sempre netta come si può pensare, e difficilmente si può tracciare una linea di demarcazione netta tra necromanzia e negromanzia, ma possiamo “tracciare” qualche limitazione e rintracciare nei miti qualche punto interessante.

La necromanzia è limitata alla pratica di evocazione magica dei morti, non includendo contatti che impieghino medium come nello spiritismo. Essa non include neppure il contatto con le anime dei morti durante il viaggio dello spirito dello sciamano (discorso ampio che non è argomento del post, quindi è un accenno molto limitato), ad eccezioni delle anime dei defunti facenti parte del sogno.

2 commenti:

  1. Il tentativo di contatto può essere pericoloso? E può essere effettuato da chiunque?

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  2. Molto pericoloso, anzi pericolosissimo! È demoniaca e va contro la Parola di Dio. Nell'Antico Testamento è citato più volte che va contro la volontà di Dio: vedi la fine di fine di re Saul (e dei suoi figli), che ne ha voluto fare esperienza.

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