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mercoledì 19 settembre 2018

Tīwaz

Teonimo derivante dal sostantivo maschile protogermanico *tīwaz il cui significato è "dio", identifica quella divinità del pantheon germanico che nella mitologia scandinava è nota come Týr il cui corrispettivo anglosassone è Tíw.

Il teonimo protogermanico *Tīwaz come anche le sue derivazioni successive è legato al termine protoindoeuropeo *Dyeus Pətēr che tradotto significa "padre degli Dèi". Nell'universo delle lingue germaniche il protoindoeuropeo *Dyeus venne recepito come *deywos e successivamente come *teiwaz; mutò infine nel protogermanico *Tīwaz.
Il termine 'Tuesday' che nella lingua inglese corrente identifica il giorno della settimana da noi noto come Martedì, deriva dall'anglosassone Tīwesdæg che ha molti corrispettivi fra le lingue del ceppo germanico; basti pensare al frisone 'tīesdi', all'antico alto tedesco 'zīostag', al medio alto tedesco 'zīestac' ed all'alemannico 'zīstac'. Dagli ultimi tre esempi è possibile estrapolare il corrispettivo in antico germanico continentale del protogermanico *Tīwaz, ossia Ziū.

Týr nella mitologia scandinava è uno dei governanti di Ásgarðr ed è l'Ase che è incarnazione della Guerra e della Giustizia.
Stando alla 'Hymiskviða' (i.e. "carme di Hymir") facente parte dell'Edda Poetica, Týr sarebbe figlio dello jötunn (i.e. "gigante") Hymir, marito di Hroðr, mentre stando allo 'Skáldskaparmál' (i.e. "dialogo sull'arte poetica") contenuto nell'Edda in Prosa o Edda di Snorri egli risulterebbe esser figlio dell'Ase Óðinn.
Stando alla 'Lokasenna' egli avrebbe una moglie, forse quella dea che fra i Suebi è nota come Zisa; di questa si ha menzione nel Codex Monac e nel Codex Emmeran, entrambi risalenti alla prima metà del XII secolo.

Týr è una figura non molto frequente fra gli scritti della tradizione scandinava;  dalla 'Hymiskviða' sappiamo di come egli aiutò l'Ase Thor a sottrarre ad Hymir un calderone dal quale sgorgava dell'ottima birra. 
Da altri scritti sappiamo di come egli sacrificò il suo braccio per permettere agli Æsir di incatenare il lupo Fenrir nato dall'unione fra l'Ase Loki e la gigantessa Angrboða. 
Nel 'Gylfaginnin' dell'Edda di Snorri viene descritta la sua morte; sarà il lupo Garmr ad uccidere nel Ragnarök l'Ase Týr poco prima di morire per le ferite infertegli da quest'ultimo.

Testimonianze archeologiche del culto dell'Ase Týr si estendono sino al V secolo; a quell'epoca risale il bratteato (i.e. particolare tipo di moneta) in oro rinvenuto a Trollhättan sul quale è rappresentato Týr con la sua mano sinistra in bocca al lupo Fenrir.

Infine molti toponimi scandinavi presentano rimandi all'Ase Týr; basti pensare al Tyrseng, quel tratto di campagna stretto fra la città di Viby nello Jötaland ed il fiume Dødeå il cui toponimo deriva dal norreno Týs eng (i.e. "Pascolo di Týr") e dal quale è possibile dedurre che un tempo fosse un luogo dedicato al culto dell'Ase Týr. 

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