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domenica 9 settembre 2018

Tradizione

Su questo termine e su ciò che esso rappresenta sono stati versati fiumi d'inchiostro, aggiungiamo ora la nostra goccia in questo mare dando quella che è la nostra interpretazione della tradizione in ambito indoeuropeo ed euroasiatico.

Ogni volta che si parla di tradizione occorre domandarsi a quale tradizione ci si vuole rifare; la tradizione cristiano cattolica è diversa da quella greco romana. Allo stesso modo di quella che la precede, quest'ultima sarà difficilmente applicabile in un'ottica germanica o slava, due esempi di tradizione a noi cari.
Appare dunque chiaro che occorre trovare, se non una definizione univoca, quantomeno un punto in comune, una base che possa accomunare tutti gli indoeuropei, legandoli ad un'unica tradizione di fondo, cosa che può essere fatta solo in ambito tribale mantenendo, allo stesso modo, quella varietà e diversità di fondo che hanno fatto grandi le tribù indoeuropee.

La civiltà, per come è comunemente intesa, è una presenza recente ed effimera seppur ingombrante; solo la società tribale può vantare una vera continuità dai tempi arcaici sino ad oggi.
La famiglia, la Sippe, la tribù sono legami reali, tangibili; questi rappresentano la realtà e si scontrano con l'illusione e con la vacuità della civitas nella quale regnano rapporti fittizi costruiti forzatamente ed artificialmente.

È da qui che occorre ripartire, dall'unica tradizione che veramente può dirsi arcaica, eterna e reale.

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