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giovedì 6 settembre 2018

Svastica, parte IV

Kolovrat

Il Kolovrat slavo può essere considerato una variante della svastica "originale" e condivide il simbolismo solare di quest'ultima. È un attributo della divinità solare Svarog, il dio del fuoco, la luce celeste o il Sole Eterno, opportunamente rappresentato dalla forma ciclica del motivo. Il movimento del sole è indicato dalla rotazione dei raggi del simbolo che sembrano girare. L'etimologia del mondo, che si tradurrebbe in "cerchio rotante", conferma questa impressione visiva. Il numero dei raggi del kolovrat differisce, ma sono tutti arcuati nella parte superiore. Alcuni di questi archi sono diretti in senso orario e altri in senso antiorario. Il kolovrat ha otto raggi e il più comune sei, ma si possono trovare anche quelli con solo tre o quattro raggi.
Ci sono varie interpretazioni del kolovrat a parte il fatto che è il simbolo del sole. Ad esempio, si crede che rappresenti l'eterno ciclo della vita e della morte. La svastica o il Kolovrat simboleggiavano valori infiniti nella cultura salva. I movimenti neo-pagani contemporanei attribuiscono elaborate interpretazioni al kolovrat e spesso applicano il simbolo a vari oggetti durante i festival.
Come simbolo venne pubblicato per la prima volta nel libro Prasłowiańskie motywy architektoniczne (Early Slavic Architectural Motifs) nel 1923, dal pittore e studioso Stanisław Jakubowski. Secondo Jakubowski, il “piccolo sole” è uno dei primi simboli slavi per indicare il sole, denota il suo eterno movimento, ma anche la vittoria della luce sulle tenebre. Quasi tutti gli abiti tradizionali conservati nei musei etnografici sono decorati con ricami raffiguranti il Kolovrat. Questo simbolo è stato inciso su monumenti costruiti in legno, nei pressi dei luoghi di riposo, per rappresentare la vita eterna e la vittoria della vita sulla morte, ma anche su utensili rituali e mobilio. Può essere impiegato per propiziare la salute e la guarigione, proteggere dalle disgrazie e dal male. È un simbolo di vita, luce solare e rinnovamento eterno.
Inoltre, se tracciamo una linea immaginaria che parte dal Grande Carro passando per la Stella Polare, al momento dei quattro più importanti festival degli antichi slavi, si ottiene lo stesso Kolovrat.

Le immagini di questo simbolo crociato, nel contesto delle popolazioni indoeuropee, oggi raccolgono una ricca varietà di forme grafiche e colorazioni, e storicamente si sono trovate oltre 144 variazioni di questo simbolo.
In altre parole, la Svastica si è evoluta costantemente durante la storia, ogni gruppo indoeuropeo ha sviluppato i propri tipi nel tempo. A differenza della croce cristiana con il suo design fisso, la svastica si è evoluta, come la vita e il cambiamento che porta con se.

In collaborazione con la pagina FB Slavic Polytheism and Folklore notes

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