Dalle nebbie lombarde alle brume del Sussex, dalla foresta nera agli acquitrini del Lazio, non vi è terra in Eurasia che non sia mai stata toccata dalla caccia selvaggia. Chiamata in molti modi, talvolta evocata, spesso temuta e demonizzata, la caccia selvaggia rappresenta il perfetto esempio di come un mito arcaico riesca a sopravvivere, nonostante tutto, ad ogni cosa.
Ecate, Wotan, Artemide e Arlecchino sono solo alcuni dei personaggi che la popolano e la guidano, insieme a soldati, morti anzi tempo, belve ed ogni altro genere di creatura.
Essa è presenza tangibile, solco indelebile in terra di mezzo della potenza e della gloria antica.
Gli Dèi, anche se dimenticati, rimangono; essi sono eterni come eterni sono i cicli.
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