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giovedì 23 agosto 2018

Von Ungern è il sogno di un’Eurasia mistica parte III

Del resto, nonostante l’occupazione subita, i mongoli rimanevano i discendenti dei guerrieri di Gengis Khan, il conquistatore che con le sue gesta fece tremare le genti di tre continenti.

Con il 1914 vediamo Roman tornare in patria, inconsapevole di quanto il destino aveva in serbo per lui, egli, che temeva, come ogni spirito guerriero, di arrivare alla vecchiaia senza avere la possibilità di combattere in una grande guerra, vide con favore la possibilità che veniva offerta dal nascente conflitto. 


L’esperienza del fronte, del grande massacro del primo conflitto mondiale, nel quale si contraddistinse per il valore e l’ardimento delle sue gesta (nel solo biennio che va dal 1914 al 1916 condusse, inquadrato nella cavalleria cosacca, non meno di dodici assalti all’arma bianca, subendo diverse ferite ma dimostrando la capacità di suscitare un grande attaccamento nei suoi uomini che spesso rischiarono, e persero, la propria vita terrena per salvare quella del loro condottiero), gli fornì materiale spirituale e pratico per poter diventare ciò che doveva essere. 

Dalle sue lettere traspare copiosamente lo spirito di un uomo nel suo elemento naturale, pronto a mettere la propria vita a repentaglio senza indugio e senza ripensamenti, traendo gioia ed esaltazione della propria gesta più che da ogni riconoscimento formale (in questi anni rifiutò diverse promozioni per il timore, più che giustificato nell’armata zarista, di non poter più partecipare ad azioni in prima linea).


Queste sue gesta, come amava definirle, gli diedero un certo lustro fra i suoi commilitoni, anche fra gli ufficiali che generalmente non lo guardavano con favore a causa della sua volontà di condividere la vita della truppa, egli infatti mangiava dalla gavetta e soleva dormire con loro, sulla nuda terra, senza curarsi delle convenzioni che volevano gli ufficiali distaccati dal comune soldato. 

I suoi uomini, dal canto loro, lo adoravano, condizione comune a tutti i soldati che avrebbe poi comandato in futuro. 

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