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martedì 29 maggio 2018

Arianesimo e Politeismo germanico

Nel 320 d.C. Alessandria d'Egitto fu scossa da un furente dibattito cristologico fra il presbitero Ario ed il vescovo della città Alessandro.

Con il solo scopo di difendere la stabilità del monoteismo ed il dogma della trascendenza divina Ario propose una diversa concezione della struttura trinitaria alla quale Alessandro rispose asserendo che il Logos fosse eternamente generato da Dio.

Ario di rimando formulò il principio di subordinazione negando la generazione del Logos da Dio ché ammettere un tale concetto implicava una natura mutevole della divinità. Negò anche che il Logos fosse coeterno al Padre ché se così fosse vi sarebbero due eterni ingenerati ossia due dèi superni e non più un solo dio. Negò infine il ‘da' della preposizione di Alessandro ché il corrispondente termine greco ‘ek‘ da lui usato indica causa materiale il che implicherebbe una divisione nell'essenza divina che definisce il Padre.

In più aggiunse che il Figlio fosse stato creato - non generato come verrà invece stabilito nel Concilio di Nicea - ‘ek ouk onton' (i.e. greco per "dal nulla") per fungere da intermediario fra il Padre trascendente ed il mondo. Anche il Figlio era un dio ma non coeterno al Padre ed ad esso legato da un forte rapporto di subordinazione.

Con il Concilio di Nicea del 325 d.C. e quello di Costantinopoli del 381 d.C. la dottrina di Ario che era stato nel mentre scomunicato da Alessandro, venne respinta in pieno nel tentativo infruttuoso di arginarne un nuovo scisma. In molti furono i cittadini della Pars Orientis dell'Impero che accettarono la nuova dottrina; fra questi vi fu lo stesso imperatore Costanzo, figlio di Costantino I.

L'Arianesimo non fece in un primo tempo presa fra le genti della Pars Occidentis dell'Impero ché l'imperatore Costante, fratello di Costanzo, era un fervente seguace della Grande Chiesa e della dottrina di Nicea e per questo ostile alla suddetta dottrina. Alla morte di Costante avvenuta nel 351 d.C. Costanzo divenne unico imperatore e fece di tutto per diffondere il credo ariano in Occidente.

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