La natura dell’uomo libero è rurale, risiede fra alberi e pietre, nella dimensione più consona ai fieri: quella agricola e tribale.
Non la stretta viscida e fredda di una metropoli senz’anima avvolge il cuore dei sani ma il calore del sole e il verde delle foglie, nessun grigio palazzo oscura la sua vista, libera di vagare per le sue terre.
La società urbana, frutto e metodo dello schiavismo di un tempo e di ogni tempo, nulla crea, essa vive da parassita, a spese di chi coltiva, alleva e raccoglie, essa è vacuità, illusione basata sul nulla.
Nessuna città è e sarà mai autosufficiente, ogni comunità agricola potrebbe, senza eccessivo sforzo, esserlo.
In un mondo sempre più devastato e urbanizzato l’unica speranza risiede in colore che scelgono, contro ogni mondanità, la via di chi preserva.
Beh, per lo meno, però, la viscida e fredda metropoli ti consente di spedire all'intero mondo i tuoi messaggi, cosa che dubito riuscirebbe a fare la dimensione agricola e tribale più consona ai fieri.
RispondiEliminaSalve, ho visto solamente ora il suo commento.
EliminaChi scrive non vive in una metropoli ma in una cascina in mezzo alla campagna, l'uso della tecnologia è semplicemente funzionale alla trasmissione del messaggio in una società che ha perso la funzione primarie dell'oralità. Tutto qui.