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domenica 17 giugno 2018

Tribalismo rurale

La natura dell’uomo libero è rurale, risiede fra alberi e pietre, nella dimensione più consona ai fieri: quella agricola e tribale. 

Non la stretta viscida e fredda di una metropoli senz’anima avvolge il cuore dei sani ma il calore del sole e il verde delle foglie, nessun grigio palazzo oscura la sua vista, libera di vagare per le sue terre.

La società urbana, frutto e metodo dello schiavismo di un tempo e di ogni tempo, nulla crea, essa vive da parassita, a spese di chi coltiva, alleva e raccoglie, essa è vacuità, illusione basata sul nulla. 

Nessuna città è e sarà mai autosufficiente, ogni comunità agricola potrebbe, senza eccessivo sforzo, esserlo. 

In un mondo sempre più devastato e urbanizzato l’unica speranza risiede in colore che scelgono, contro ogni mondanità, la via di chi preserva. 

2 commenti:

  1. Beh, per lo meno, però, la viscida e fredda metropoli ti consente di spedire all'intero mondo i tuoi messaggi, cosa che dubito riuscirebbe a fare la dimensione agricola e tribale più consona ai fieri.

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    1. Salve, ho visto solamente ora il suo commento.
      Chi scrive non vive in una metropoli ma in una cascina in mezzo alla campagna, l'uso della tecnologia è semplicemente funzionale alla trasmissione del messaggio in una società che ha perso la funzione primarie dell'oralità. Tutto qui.

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