Gelo
scricchiolio di rami sotto pesanti stivali
un’ombra cammina per sentieri obliati, diretta verso il proprio destino.
Roman il folle, Roman il sognatore, Roman Il saggio, avvolto in una pelle di renna sta sognando con gli Dèi.
Tamburi
Crepitio di fiamma
Vento
Fumo, pelle, pelliccia
Ricordi sopiti, istinti soffocati
Ombre che camminano
Fra alberi e rocce
Acque e spiriti
Un altare
Ossa e carni
Voci
Tutto ritorna e rinasce, il ciclo eterno ciò che deve essere
vita e morte, lotta e ignavia
due medaglie, due facce
Un lungo mantello, un grigio viandante
il vecchio guercio tornerà su questa terra di mezzo
Visioni di spada, nebbie, salici ed ere
eterno ritorno, tribù, legami
Stirpe ugrica, stirpe germanica, figlio del Piccolo Padre
Signore delle lance e delle spade, archetipo, signore della guerra
Questo vede Roman il giovane, questo sente Roman il massacratore, lento marcia nella notte, Sceadugenga, ombra tra le ombre
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