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venerdì 22 giugno 2018

Idromele: la bevanda degli Dèi, parte I

L'idromele di poesia di Odino

La bevanda inebriante più diffusa nella mitologia scandinava è l’idromele. Dei e uomini ne bevono ad ogni occasione. Nell’opera islandese nota come Edda di Snorri, sono riportate le origini mitiche di questa bevanda, che vanno dalla creazione mediante lo sputo divino di un uomo saggio chiamato Kvasir, alla sua uccisione da parte di due nani, che ottengono l’idromele mescolando il suo sangue con del miele, al passaggio di possesso dell’idromele ai Giganti, sino al furto della bevanda per opera di Odino, che lo ruba affinché tutti gli Asi e gli uomini dotati di abilità poetiche ne possano bere.

Nel racconto scandinavo, Bragi è uno degli dei Asi, di cui Odino è il principale rappresentante. Ægir è un uomo esperto nella magia. Un giorno questi decide di recarsi presso gli Asi, i quali in suo onore preparano un banchetto. Bragi siede accanto a Ægir, e i due conversano a lungo su diversi eventi in cui furono coinvolti gli Asi. Durante questo dialogo, Ægir chiede a Bragi come sia originata la poesia, ed Ægir si cimenta nel racconto delle origini dell’idromele di poesia e su come Odino fosse riuscito a impossessarsene rubandolo ai Giganti.

Fonti:
 - Idromele di Odino (Samorini)
http://samorini.it/site/mitologia/alcol/idromele-di-poesia/

Orlando, in collaborazione con le vie di Wodanaz 

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